Conto Termico 3.0: facciamo chiarezza su aliquote e interventi incentivabili

Scopriamo insieme tutte le novità del 2025 sul Conto Termico
Da agosto 2025 è arrivata una grande novità nel mondo degli incentivi statali per l’efficienza energetica e le rinnovabili: è stato approvato il cosiddetto Conto Termico 3.0, evoluzione del precedente Conto Termico 2.0.
Questa misura di incentivo a fondo perduto rappresenta uno strumento stabile e concreto per i cittadini che vogliono ridurre i consumi energetici della propria abitazione, abbattere i costi in bolletta e contribuire alla transizione ecologica.
Tra le novità più rilevanti, oltre a una procedura di accesso semplificata e digitalizzata, troviamo l’apertura agli impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo, purché abbinati alla sostituzione del vecchio impianto termico con una pompa di calore elettrica. Una possibilità che, insieme agli incentivi per pompe di calore, sistemi ibridi e solare termico, rende questo strumento particolarmente interessante per i privati che stanno pensando a un intervento di riqualificazione energetica.
In questo articolo vedremo nel dettaglio come funziona il Conto Termico 3.0, quali sono le aliquote di incentivo e gli interventi ammessi, con un focus specifico su cittadini e famiglie.
Cos’è il Conto Termico 3.0 e a chi è rivolto
Il Conto Termico 3.0 è un incentivo statale introdotto con il Decreto Ministeriale del 4 agosto 2025, gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), che ha lo scopo di sostenere interventi di efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Si tratta di un’evoluzione del Conto Termico 2.0 (in vigore dal 2016), rispetto al quale presenta importanti miglioramenti:
- Procedure più snelle e digitalizzate
- Più interventi incentivabili: inclusione di sistemi integrati e, in combinazione con le pompe di calore, anche degli impianti fotovoltaici con accumulo
- Aliquote più vantaggiose: con coperture che, a seconda dei casi, possono arrivare fino al 65% delle spese ammissibili e fino al 35% per il fotovoltaico (in casi particolari che vedremo più avanti).
Chi può accedere al Conto Termico 3.0?
Il Conto Termico 3.0 è rivolto a:
- Privati cittadini proprietari di abitazioni, anche in condominio
- Imprese e professionisti
- Pubbliche Amministrazioni e ESCo (società di servizi energetici).
In questo approfondimento ci concentreremo in particolare sui privati, che grazie a questo meccanismo possono sostituire vecchie caldaie a gas o a gasolio con pompe di calore elettriche o sistemi ibridi, eventualmente abbinando un impianto fotovoltaico con batterie di accumulo per massimizzare l’autoconsumo e ridurre drasticamente la spesa energetica.
Interventi incentivabili per i privati
Con il Conto Termico 3.0, i cittadini hanno a disposizione uno strumento stabile e diretto per ridurre i consumi energetici domestici e alleggerire il peso delle bollette. La logica è semplice: lo Stato riconosce un contributo a fondo perduto, erogato dal GSE direttamente al cliente a seguito dall’approvazione della pratica, per chi sostituisce impianti obsoleti con soluzioni moderne ed efficienti.
Analizziamo quindi gli impianti per i quali si può richiedere l’accesso agli incentivi previsti dal Conto Termico.
Pompe di Calore Elettriche
Tra gli interventi che un privato può finanziare, il ruolo principale spetta alle pompe di calore elettriche. Queste consentono di riscaldare, raffrescare e produrre acqua calda sanitaria con rendimenti molto superiori rispetto alle tradizionali caldaie a gas, GPL o gasolio.
Per queste installazioni, l’incentivo può coprire fino al 65% delle spese sostenute, rendendo la sostituzione ancora più conveniente.
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Impianti di Riscaldamento Ibridi
Un’altra soluzione incentivata riguarda i sistemi ibridi, che combinano una caldaia a condensazione e una pompa di calore, gestiti da un’unica centralina intelligente. Nella maggior parte dei casi il riscaldamento verrà erogato dalla pompa di calore elettrica, ma quando le temperature scendono di molto sotto lo zero, l’efficienza della pompa di calore decresce, per cui la caldaia a gas può diventare più efficiente.
Questa configurazione è particolarmente indicata per abitazioni situate in zone climatiche fredde, dove è necessario garantire continuità e flessibilità al riscaldamento. Anche in questo caso, la copertura delle spese può arrivare fino al 65%.
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Solare Termico
Non manca poi il solare termico, che permette di produrre acqua calda sanitariasfruttando l’energia solare. Gli incentivi coprono fino al 65% del costo d’impianto, e rendono questa tecnologia un’opzione interessante soprattutto per famiglie con consumi elevati di acqua calda.
Fotovoltaico: si può fare anche con il Conto Termico!
La vera novità del Conto Termico 3.0, tuttavia, è l’apertura al fotovoltaico con sistemi di accumulo. Questa possibilità è riconosciuta solo se l’installazione avviene contestualmente alla sostituzione dell’impianto termico con una pompa di calore elettrica. L’incentivo di base, in questo caso, è pari al 20% dei costi massimi ammissibili, con limiti differenziati a seconda della potenza dell’impianto e della capacità delle batterie.
A rendere ancora più interessante l’opportunità ci sono le maggiorazioni legate ai moduli fotovoltaici di produzione europea, introdotte dal DL 181/2023. In particolare:
- se si utilizzano moduli con un’efficienza di almeno 21,5% (art. 12, lett. a), l’incentivo sale al 25%;
- se l’efficienza è pari o superiore al 23% (art. 12, lett. b), la percentuale diventa 30%;
- se si arriva a moduli con efficienza oltre il 24% (art. 12, lett. c) e prodotti interamente in Europa, il contributo può raggiungere il 35% dei costi massimi ammissibili.
Questo significa che, scegliendo tecnologie più performanti e con filiera produttiva europea, il cittadino può quasi raddoppiare il valore dell’incentivo rispetto alla soglia base del 20%, massimizzando così il ritorno economico dell’investimento.
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Percentuali di rimborso Conto Termico 3.0 per impianti fotovoltaici
Provenienza moduli | Efficienza minima certificata | Percentuale di incentivo |
---|---|---|
Qualsiasi provenienza | Nessun requisito | 20% |
UE / SEE – Registro art. 12 lett. a | ≥ 21,5% | 25% |
UE / SEE – Registro art. 12 lett. b | ≥ 23% | 30% |
UE / SEE – Registro art. 12 lett. c | ≥ 24% | 35% |
Esempi di calcolo degli incentivi con il Conto Termico 3.0
Esempio 1 – Pompa di calore residenziale da 12 kW
Impianto | Spesa reale | % incentivo | Importo riconosciuto | Investimento Netto |
---|---|---|---|---|
Pompa di calore aria-acqua 12 kW | 14.000 € | 65% | 9.100 € | 4.900 € |
Esempio 2 – Sistema ibrido (pompa di calore + caldaia a condensazione) da 16 kW
Impianto | Spesa reale | % incentivo | Importo riconosciuto | Investimento Netto |
---|---|---|---|---|
Sistema ibrido certificato | 16.000 € | 65% | 10.400 € | 5.600 € |
Esempio 3 – Impianto combinato: pompa di calore 12 kW + FV 6 kW + accumulo 10 kWh
Costi considerati
- Pompa di calore: 14.000 € (spesa reale)
- FV (≤20 kW): 1.500 €/kW × 6 = 9.000 € (massimale)
- Accumulo: 1.000 €/kWh × 10 = 10.000 € (massimale)
- Totale considerato: 33.000 €
Condizione moduli FV | % incentivo FV+acc | Incentivo FV+acc | Incentivo pompa di calore | Totale incentivo | Investimento Netto |
Moduli standard (qualsiasi provenienza) | 20% | 3.800 € | 9.100 € | 12.900 € | 20.100 € |
UE ≥ 21,5% (art. 12 lett. a) | 25% | 4.750 € | 9.100 € | 13.850 € | 19.150 € |
UE ≥ 23% (art. 12 lett. b) | 30% | 5.700 € | 9.100 € | 14.800 € | 18.200 € |
UE ≥ 24% (art. 12 lett. c) | 35% | 6.650 € | 9.100 € | 15.750 € | 17.250 € |
Conviene il Conto Termico 3.0 per i privati?
Il Conto Termico 3.0 rappresenta oggi una delle forme di incentivo più concrete e accessibili per chi desidera riqualificare la propria abitazione. A differenza delle detrazioni fiscali, che richiedono anni per recuperare l’investimento, qui si parla di contributi diretti erogati dal GSE, contributi a fondo perduto, con tempi molto più rapidi.
Per le pompe di calore e i sistemi ibridi, la copertura media del 65% permette di ridurre drasticamente il costo effettivo dell’impianto, rendendo la sostituzione della vecchia caldaia non solo conveniente, ma anche strategica in termini di risparmio energetico.
Anche per il fotovoltaico con accumulo, se abbinato alla pompa di calore, l’incentivo – pur inferiore in percentuale – consente di abbattere migliaia di euro sul costo dell’impianto, con un vantaggio ancora maggiore se si scelgono moduli fotovoltaici europei ad alta efficienza. In questo modo si ottiene un doppio beneficio: riduzione immediata della spesa di installazione e taglio delle bollette grazie all’autoconsumo.
Il vero punto di forza del Conto Termico 3.0 è la sua stabilità normativa: a differenza dei bonus edilizi soggetti a continui cambiamenti e proroghe, questo meccanismo è stato pensato come misura strutturale e duratura. Tuttavia, resta un budget annuale limitato, suddiviso tra privati, imprese e Pubbliche Amministrazioni. Una volta esaurite le risorse disponibili, le nuove richieste vengono sospese fino all’anno successivo.
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Se stai pensando di sostituire la tua vecchia caldaia con una pompa di calore o un sistema ibrido, oppure vuoi integrare un impianto fotovoltaico con batterie di accumulo, questo è il momento giusto per agire.
Grazie al Conto Termico 3.0 puoi ricevere fino al 65% di rimborso diretto dal GSE, ma i fondi disponibili sono limitati e le richieste stanno aumentando rapidamente.
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Sommario:
- 1 Scopriamo insieme tutte le novità del 2025 sul Conto Termico
- 2 Cos’è il Conto Termico 3.0 e a chi è rivolto
- 3 Chi può accedere al Conto Termico 3.0?
- 4 Interventi incentivabili per i privati
- 5 Esempi di calcolo degli incentivi con il Conto Termico 3.0
- 6 Conviene il Conto Termico 3.0 per i privati?
- 7 Richiedi subito il tuo incentivo a fondo perduto

Laureata in Discipline Economiche e Sociali in Bocconi, è tra i fondatori di Abbassalebollette. Esperta in problematiche finanziarie e organizzative, approda in Abbassalebollette.it dopo una lunga esperienza nelle società di Consulenza direzionale ed una trentennale attività imprenditoriale nel Real Estate e in particolare nel Facility Management.
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